Campus Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena 100
Aula Magna - ore 14:00
Nel 2004, otto ex Paesi socialisti dell’Europa centrale e orientale e due Paesi del Mediterraneo entrarono a far parte dell’Unione europea. Quell’allargamento fu presentato come un passo decisivo per riunire l’Europa dopo la fine della Guerra fredda e rimane un evento storico che ha plasmato l’UE come la conosciamo oggi. Fu celebrato per il suo ruolo nel guidare le transizioni politiche ed economiche nell’Europa centrale e orientale e per il contributo al raggiungimento di pace, stabilità e prosperità in tutto il continente. Allo stesso tempo, l’allargamento del 2004 è stato considerato una delle radici delle difficoltà che l’UE ha dovuto affrontare negli ultimi vent’anni, tra cui l’arretramento democratico in alcuni Stati membri e le complicazioni istituzionali e decisionali dovute all’aumento del numero e della diversità dei suoi membri.
Introduzione
Paolo Caraffini, Professore associato, Dipartimento Culture, Politica e Società (CPS), Università di Torino
Matteo Bonomi, Responsabile di ricerca, Istituto Affari Internazionali (IAI)
Interventi
Lara Piccardo, Professoressa associata, Dipartimento di scienze politiche e internazionali (DiSPI), Università di Genova
Jelena Dzankic, Co-direttore del Global Citizenship Observatory e Professore part-time presso il Robert Schuman Centre for Advanced Studies, Istituto Universitario Europeo (EUI) Matteo Bonomi, Responsabile di ricerca, Istituto Affari Internazionali (IAI)
Q&A
Moderatore Paolo Caraffini, Professore associato, Dipartimento Culture, Politica e Società (CPS), Università di Torino
Seminario organizzato da Istituto Affari Internazionali e da Dipartimento di Culture, Politica e Società nell’ambito del progetto “(Re)uniting the East and West: Reflections on the 2004 EU enlargement (REWEU)”, con il sostegno della Commissione Europea, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CSF


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